Marcolin e la mostra fotografica che non aspettavi, Framing light a Milano

La mostra fotografica che aspettavi è quella di Marcolin che arriva a Milano e si chiama “Framing Light”. C’è grande curiosità e attesa.

Il popolo dell’arte è consapevole di trovarsi di fronte a un qualcosa di incredibile, un’esperienza più che una mostra d’arte.

L’evento si tiene sabato 8 febbraio al Salone dei Tessuti ed è un progetto fotografico esclusivo dedicato a Web Eyewear e cioè un noto house brand e pensato come un viaggio immersivo dentro l’obiettivo di cinque fotografi italiani tra i più famosi dal mondo.

Si tratta di Stefano Guindani, Gaia Bonanomi, Camilla Ferrari, Giulia Mantovani e Nicolò Parsenziani che sono riusciti a caricarsi di valori fondamentali di questo marchio e cioè il gusto, la transparency e la quiet luxury. Un percorso visivo che si presenterà con la massima libertà espressiva che è stata concessa ai due. In fotografia si sono trovati a tradurre parole che portano alla bellezza della semplicità.

Non si vuole dunque interferire con il lavoro degli autori, una mission lanciata dalla galleria che ha deciso di lasciare questa libertà d’espressione. Siamo convinti di trovarci di fronte a un percorso di crescita non di poco conto e che ci permetterà di arrivare a scoprire ulteriori situazioni interessanti e di valore.

La mostra fotografica che stupisce per il suo impatto

La mostra sarà aperta al pubblico l’8 febbraio dalle 13 alle 22 in via San Gregorio 29 nel Salone dei Tessuti di Milano con l’ingresso che è libero. Oggi è stato anticipato tutto da un’anteprima con un vernissage esclusivo anticipato da un talk dove gli autor isi confronteranno con la creative director di Marcolin, Lara Marogna, e il direttore creativo, Paolo Iabichino.

C’è grande attesa anche sui social network dove l’evento viene dipinto come imperdibile e adatto a tutte le fasce d’età. D’altronde si parla di artisti davvero molto famosi a livello internazionale e che sono seguiti in tutti i loro lavori.

Stefano Guindani è in grado di guardare oltre l’obiettivo grazie alla possibilità di sperimentare tecniche e generi. Gaia Bonanomi invece rappresenta questo strumento con la connessione con gli altri. Camilla Ferrari è maggiormente una visual artist milanese che lavora da sempre mescolando immagini fisse e in movimento dimostrandosi la più particolare tra i quattro artisti. Infine parliamo di Nicolò Parsenziani che è un amante dell’estetica moderna e della bellezza con la possibilità di passare da ritratti intimi a immagini outdoor di respiro e passaggio verso situazioni che sono differenti.