La strana storia della Banana di Cattelan, cosa è successo?

La banana di Cattelan è sicuramente una delle opere che più ha fatto discutere negli ultimi anni, la storia è davvero incredibile e ha creato dibattito.

Ci troviamo di fronte a un caso più unico che raro in grado di coinvolgere un pubblico davvero molto importante tra chi l’apprezza e chi la critica.

Si tratta di una semplice banana attaccata a una tela bianca con un pezzo di scotch. È una provocazione, una sorta di destrutturazione del reale di decontestualizzazione come l’orinatoio di Duchamp o la mer** d’artista di Morandi. Qualcosa che fa discutere, ma che esprime come il concetto di creare arte sia in mano agli artisti.

In realtà è dunque un’opera che ha un senso dietro anche se a vederla così sembra non possederne mezzi per raccontare qualcosa. La sua storia è davvero incredibile tanto che ha creato dibattito anche per chi l’ha comprata, a quanto l’ha fatto e come deciderà di utilizzarla.

Vi raccontiamo dunque i passi di una storia incredibile e irrealistica sotto diversi punti di vista. Andiamo a leggere il tutto più da vicino per scendere nei dettagli.

La Banana di Cattelan e la strana storia che la circonda

La banana di Cattelan è stata acquistata per 6.2 milioni di dollari e chi l’ha comprata, tra mille polemiche, ha deciso di mangiarla. Una scelta che scuote il pubblico anche per la grossa mole di denaro che si è mossa dietro quest’opera e che scandalizza il pubblico.

L’opera Comedian è stata venduta all’asta il 20 novembre scorso e ad acquistarla è stato il collezionista cinese Justin Sun fondatore di Tron nota piattaforma di criptovalute. Per la prima volta è stata presentata alla fiera Art Basel di Miami Beach nel 2019 era stata inizialmente venduta per 120mila dollari.

L’artista padovano Cattelan aveva così messo a segno un colpo geniale creando un’opera quanto più provocatoria e in grado di scuotere anche un’ampia fetta di pubblico. 

Cattelan aveva già fatto altre cose simili basti pensare il debutto de Il Massimo Appeso quando aveva messo al muro con lo scotch il gallerista Massimo De Carlo che poi stremato alla fine della mostra era stato costretto a recarsi al pronto soccorso.

L’opera era stata vittima anche di numerosi assalti in passato basti pensare che nel 2019 David Datuna l’aveva staccata per sbucciarla e mangiarla davanti a tutti. Con la sua scelta che è diventata a sua volte un’opera d’arte mobile, una performance artistica risoprannominata “Artista Affamato”.